Kannabia Seed Company sells its customers hobby (collection) seeds for personal use. Its germination and cultivation is prohibited. The buyer undertakes to consult the legislation in force in his country of residence to avoid incurring in the performance of an illegal activity.
Gli estratti di frutta ed ortaggi freschi sono diventati popolarissimi negli ultimi anni, se ne esaltano le proprietà terapeutiche ed i benefici per il corpo. Dipendendo dagli ingredienti utilizzati, i succhi verdi saranno carichi di vitamine, minerali, fitochimici ed antiossidanti ed i nutrienti forniti saranno digeriti velocemente ed assorbiti dalle cellule intestinali in 10-15 minuti reindirizzando le energie normalmente impiegate nella digestione, verso processi depurativi.
Oltre ad aiutare a ripulire il nostro corpo, le vitamine ed i sali minerali contenuti negli estratti, forniscono energia naturale, rafforzano il sistema immunitario ed apportano effetti antiinfiammatori.
Non c’è da sorprendersi quindi se, soprattutto negli Stati Uniti, pazienti e professionisti della cannabis terapeutica stiano guardando con interesse all’estratto di succo di cannabis come nuovo modo per assumere la pianta in modo salutare e sicuro.
Il dottor “cannabis juice”
Quando si parla di estratti di cannabis, il maggior esperto a livello internazionale è senza dubbio ildottor William Courtney, medico americano, membro dell’accademia americana Cannabinoid Medicine e dell’ International Cannabinoid Research Society, l’ International Association of Cannabis as Medicine e la Society of Clinical Cannabis.
Il suo interesse è soprattutto incentrato sull’uso alimentare della cannabis in particolare in forma di succo estratto che, dovuto alla mancanza di effetti psicoattivi, non considera come una sostanza ad uso ricreativo né come un farmaco, ma come un elemento indispensabile della dieta quotidiana di tutti perché conserva le sostanze benefiche della cannabis, mantenendone inalterate le proprietà.
il dottor William Courtney
Il dottor Courtney è convinto, e lo conferma la sua esperienza su centinaia di pazienti, che il succo di cannabis può essere un trattamento efficace per un gran numero di patologie, tra esse il cancro.
Il suo consiglio è quello di assumere quotidianamente il succo estratto di 15 foglie e 2 grandi cime fresche al giorno (raccolte quando i tricomi hanno ancora un aspetto chiaro, non ambrato) per raggiungere quelle che a suo avviso sono le necessità giornaliere di cannabinoidi acidi per ogni individuo: dai 250 ai 500mg. La stessa quantità di cannabis fornisce 500-1000 mg di THC-A se cruda e solamente 10 se riscaldata.
I benefici del succo di cannabis
Il succo di cannabis conserva tutte le sostanze benefiche della cannabis, mantenendone inalterate le proprietà antivirali, antimicotiche ed antibiotiche ed offrendo antiossidanti e composti dalla nota azione anti-infiammatoria ed antitumorale ed aiutando a regolare il sistema immunitario.
Nel processo di essiccazione parte di queste proprietà vengono perse, pertanto è consigliabile estrarre foglie e fiori di cannabis fresca. Inoltre, come succede con altre piante ed ortaggi, aumentarne la temperatura modifica le proprietà chimiche alterandone l’effetto. Secondo il dottor Courtney cucinando o fumando la cannabis se ne perde il 99% dei possibili benefici.
Come abbiamo visto, il succo crudo e spremuto a freddo di cannabis fresca è sicuro, visto che è privo dell’effetto psicotropo dato dal THC, che in fresco e con la pianta raccolta presto non è ancora presente, trattandosi invece del THCA, ovvero il THC in forma acida che si trasforma in THC in presenza di un innalzamento della temperatura (decarbossilazione).
Katie Marsh è una madre statunitense affetta da artrite reumatoide che dopo aver provato innumerevoli farmaci, ha trovato sollievo con il succo fresco estratto dalla cannabis. Ha pubblicato un libro Juicing Cannabis for Healingin cui racconta la sua esperienza e suggerisce preziose ricette su come ottenere il miglior succo.
Come fare il succo di cannabis
Per realizzare il succo di Cannabis Sativa è possibile utilizzare uno qualsiasi dei tre macchinari disponibili sul mercato italiano: lo spremitore, la centrifuga e l’estrattore (o Slow juicer). In tutti casi otterremo il succo fresco separato dalle rimanenti fibre insolubili.
I primi importanti consigli da seguire sono di scegliere foglie e fiori coltivati in maniera organica ed utilizzarli crudi e freschi. Con la spremitura a freddo quello che contiene la pianta sarà anche presente nel nostro succo, se vogliamo evitare di assumere pesticidi e fertilizzanti chimici, sarà sempre meglio sceglierla organica, o meglio ancora, coltivarla da noi.
Vediamo adesso quali sono i passi da fare per ottenere un succo estratto di cannabis fresca:
Ottenere foglie e fiori
Fiori o foglie? Ovviamente sarebbero preferibili i fiori che hanno una maggiore concentrazione di cannabinoidi ma se non è possibile reperirli, andranno bene anche le foglie. Ricordiamo che in Italia la coltivazione di piante di cannabis è permessa solamente per varietà che contengano un livello di THC inferiore allo 0,6%, che saranno quindi legalmente acquistabili.
Mettere in ammollo le foglie o le cime (opzionale)
Questo passo non è obbligatorio, ma stando a Katie Marsh ed al suo libro, è consigliabile soprattutto quando si utilizzano le foglie. Si tratta di prendere il nostro materiale, coprirlo di acqua e tenerlo in ammollo per 30-60 minuti (in acqua a temperatura ambiente), rendendo cosí più semplice per l’estrattore processare il materiale vegetale.
Estrarre il succo di cannabis
Inserire le cime e/o le foglie nell’estrattore.
Filtrare il succo di cannabis
Filtrare il succo per eliminare eventuali residui. Per questo processo è possibile utilizzare un normale filtro metallico.
Dobbiamo tener presente che il sapore dell’estratto di cannabis potrebbe essere davvero poco piacevole, per questa ragione consigliamo di abbinarla ad altri prodotti vegetali, come le carote. Il dottor Courtney consiglia per esempio di utilizzare il succo di carota nella proporzione di una parte di succo di cannabis e 10 di succo di carota.